Con l’aumento dell’uso di strumenti di intelligenza artificiale, e in particolare di modelli generativi come quelli offerti da OpenAI, Google AI con Gemini e PaLM 2, e da Microsoft con Azure AI, diventa sempre più cruciale garantire non solo la riservatezza dei dati trattati, ma anche la tutela della proprietà intellettuale e l’uso conforme delle informazioni. Un aspetto cruciale da considerare è la differenza fondamentale tra l’utilizzo di API di strumenti pubblici come OpenAI e l’adozione di soluzioni professionali come Google Cloud o Microsoft Azure.
L’utilizzo di API di strumenti pubblici, come quelle offerte da OpenAI, comporta un rischio intrinseco di divulgazione delle informazioni. I dati inviati tramite queste API possono essere potenzialmente utilizzati per l’addestramento dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) del fornitore, esponendo informazioni sensibili a potenziali violazioni o usi impropri. Questo solleva serie preoccupazioni in merito alla conformità con normative come il GDPR e l’AI Act, che mirano a proteggere i dati personali e a regolamentare l’uso dell’IA. Inoltre, la condivisione non autorizzata di dati proprietari può compromettere la proprietà intellettuale di un’azienda, con conseguenti danni economici e reputazionali.
Al contrario, l’adozione di soluzioni professionali come Google Cloud AI Platform/Vertex AI e Microsoft Azure AI offre un ecosistema proprietario e controllato dall’azienda. In questi ambienti, i dati rimangono all’interno dell’infrastruttura dell’azienda (o in un ambiente cloud dedicato e isolato), non vengono utilizzati per l’addestramento di modelli pubblici e sono soggetti a rigorosi controlli di sicurezza e privacy. Questa differenza è fondamentale per la protezione delle informazioni sensibili.
La riservatezza dei dati non si limita alla semplice protezione da accessi non autorizzati. Comprende anche:
Sia Google AI, con i suoi principi sull’AI, che Microsoft con il suo approccio alla Responsible AI, pongono una forte enfasi su questi aspetti, promuovendo un uso responsabile e sicuro delle tecnologie di intelligenza artificiale. Tuttavia, la differenza chiave risiede nel controllo dell’ecosistema e nell’uso dei dati per l’addestramento.
L’uso di GenAI solleva importanti questioni relative alla proprietà intellettuale. Ad esempio:
È fondamentale adottare pratiche che rispettino i diritti di proprietà intellettuale e utilizzare strumenti che offrano garanzie in tal senso. Sia Google che Microsoft stanno lavorando su tecnologie che consentano di tracciare la provenienza dei dati utilizzati per l’addestramento dei modelli, aumentando la trasparenza e la responsabilità. Questo è particolarmente rilevante quando si confrontano le API pubbliche con le soluzioni enterprise, dove il controllo sulla provenienza e l’utilizzo dei dati è significativamente maggiore.
Ecco alcuni esempi di utilizzo non conforme di dati nella GenAI, con un focus sul rischio specifico legato all’uso di API pubbliche:
L’utilizzo di soluzioni professionali come Google Cloud e Microsoft Azure con controlli avanzati di accesso, crittografia dei dati e opzioni di deployment dedicate, e soprattutto con la garanzia che i dati non vengano utilizzati per l’addestramento di modelli pubblici, mitiga significativamente questi rischi. I vantaggi includono:
In un mondo sempre più digitale, la protezione dei dati, la tutela della proprietà intellettuale e l’uso conforme delle informazioni sono essenziali. La scelta tra l’utilizzo di API pubbliche e soluzioni professionali come Google Cloud e Microsoft Azure è cruciale per la sicurezza delle informazioni. Adottare strumenti di AI con un elevato grado di riservatezza, come quelli offerti da Google Cloud e Microsoft Azure, non solo protegge le informazioni sensibili, ma garantisce anche la conformità alle normative e rafforza la fiducia dei clienti.
La tecnologia RAG e la GenAI offrono enormi vantaggi, ma è fondamentale utilizzarle in modo sicuro, responsabile e nel rispetto delle normative, privilegiando soluzioni che offrono un controllo completo sull’ecosistema e sull’utilizzo dei dati.
Inoltre, per ottimizzare ulteriormente la gestione e la sicurezza dei dati nell’utilizzo di piattaforme come Google AI e Azure AI, esistono soluzioni come AIDOCS.
AIDOCS è una piattaforma che si integra con i servizi di Google AI e Azure AI, offrendo funzionalità avanzate per la gestione, la distribuzione e il controllo degli accessi ai dati.
AIDOCS implementa un sistema di autorizzazioni granulare, che consente di definire con precisione chi può accedere a quali dati e funzionalità, fino al livello del singolo utente. Questo permette alle aziende di mantenere un controllo centralizzato e sicuro sulle informazioni, anche in contesti complessi con numerosi utenti e diversi livelli di autorizzazione.